Il legislatore nazionale in particolare attribuisce alle ARPA funzioni di controllo nei seguenti settori di attività:
Obblighi dell'impresa | Tipologie di controllo di ARPA | Approfondimenti |
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Il gestore dell’impianto è tenuto a prendere tutte le misure idonee a garantire la tutela dell'ambiente (d.lg.s 152/06), attraverso la redazione del progetto per la richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale, che deve includere tutte le misure necessarie a conseguire un livello di protezione elevato dell’ambiente mediante l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili. |
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Autorizzazione integrata ambientale (AIA) |
Obblighi dell'impresa | Tipologie di controllo di ARPA | Approfondimenti |
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Il gestore dello stabilimento è tenuto a prendere tutte le misure idonee a prevenire gli incidenti rilevanti e a limitarne le conseguenze per l'uomo e per l'ambiente, nel rispetto dei princìpi delle normative vigenti in materia di sicurezza ed igiene del lavoro e di tutela della popolazione e dell'ambiente (d.lgs. 334/99).
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Stabilimenti a rischio di incidente rilevante (RIR) |
Obblighi dell'impresa | Tipologie di controllo di ARPA | Approfondimenti |
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Il produttore di materiali da scavo, al fine di poterli gestire come sottoprodotti, deve garantire il rispetto dei requisiti e delle condizioni previsti dalla legge. | Materiali da scavo |
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In caso di piccoli di cantieri (<6.000 mc) o di cantieri > 6.000 mc non rientranti in procedimenti di VIA e AIA, il produttore o proponente può utilizzare i materiali da scavo come sottoprodotti inviando una dichiarazione ad ARPA ai sensi del D.P.R. 445/00 attestante il rispetto delle condizioni di sottoprodotto riportate nell'art. 41-bis del D.L. 69/2013. |
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In caso di cantieri > 6.000 mc rientranti in procedimenti di VIA e AIA, il proponente deve presentare un piano di utilizzo all'Autorità competente attestante i requisiti di qualità ambientale secondo quanto disposto dal D.M. 161/2012 |
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Obblighi dell'impresa | Tipologie di controllo di ARPA | Approfondimenti |
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Le imprese e gli studi che progettano impianti radioelettrici devono rispettare le norme relative alla protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (D.P.C.M. 08 luglio 2003). L’installazione e la modifica degli impianti sono quindi autorizzate dai comuni previa verifica da parte di ARPA della conformità del progetto ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione e agli obiettivi di qualità (D.Lgs. 259/03 e L.R. 3/11). |
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Le imprese e gli studi che progettano aree gioco per l'infanzia, ambienti abitativi, ambienti scolastici e luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore in prossimità di elettrodotti o che progettano elettrodotti devono considerare il vincolo delle fasce di rispetto (Decreto del Direttore per la Salvaguardia Ambientale del 29.05.2008 e DPCM 08 luglio 2003) definite ai fini della protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi magnetici generati dagli elettrodotti. |
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Obblighi dell'impresa | Tipologie di controllo di ARPA | Approfondimenti |
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Per l’esercizio di scuole (D.Lgs. 230/95) e dei Nidi d’infanzia (L.R: 20/05) è necessario valutare la concentrazione di radon negli ambienti. |
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Per le attività lavorative con particolari sorgenti naturali di radiazioni (D.Lgs. 230/95) l’obbligo è quello di valutare il rischio da esposizione. |
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Obblighi dell'impresa | Tipologie di controllo di ARPA | Approfondimenti |
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Le Attività comprese nell’art. 22 del D.Lgs. 230/95 (rischio moderato) hanno l’obbligo di comunicare le valutazioni sulla radioattività e i mezzi di protezione posti in atto. Le attività comprese nell’art. 27 del D.Lgs. 230/95 (rischio rilevante) hanno l’obbligo di richiedere l’autorizzazione all’attività all’autorità competente. |
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Radiazioni ionizzanti artificiali
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Le attività che utilizzano radiazioni ionizzanti a scopo medico (D.Lgs. 187/00) hanno l’obbligo di comunicare la descrizione dell’attività o di richiedere l’autorizzazione alle autorità competenti. |
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Le attività che gestiscono rottami od altri materiali metallici di risulta comprese nell’art. 157 del D.Lgs. 230/95 hanno l’obbligo di effettuare la sorveglianza radiometrica e di comunicare l’eventuale rinvenimento di sorgenti radioattive |
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