Le diverse tipologie di acqua

Acque di transizione

Sono le acque di aree costiere in prossimità delle foci dei fiumi con formazioni particolari come lagune, stagni o laghi costieri. Sono acque parzialmente di natura salina, sostanzialmente influenzate dai flussi di acqua dolce, pertanto presentano caratteristiche sia di acque marine sia di acque dolci.

Costituiscono il passaggio naturale tra l’ambiente terrestre e quello marino. Per la loro locazione, al confine tra questi due ambienti, formano ecosistemi unici ad alta biodiversità e molto produttivi attorno ai quali gravitano numerose attività antropiche.

Nella regione Friuli Venezia Giulia, le lagune di Marano e di Grado rappresentano per l'Adriatico Settentrionale il più orientale fra i grandi sistemi lagunari e deltizi costieri.

Acque costiere

Sono le acque superficiali situate all'interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto piu' vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali, e che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione.

Acque interne

Le acque interne sono rappresentate da tutti i corpi d'acqua superficiali e sotterranei che si trovano entro la linea di costa. In questa categoria rientrano i corsi d’acqua, i laghi e le falde acquifere.

Acque sotterranee

Il Friuli Venezia Giulia è una regione ricca di acque sotterranee grazie a due fattori determinanti: la notevole piovosità da un lato, la presenza di rilievi sedimentari ed un potente materasso alluvionale in grado di immagazzinare tale risorsa dall’altro.

Le acque piovane e quelle disperse dai corpi idrici superficiali delle aree montane vanno a formare una vasta falda freatica, che non presenta sensibili soluzioni di continuità idrogeologica nella alta e media pianura friulana.

Avvicinandosi al mare, la falda diventa sempre più superficiale fino ad emergere, dando origine alla fascia delle risorgive, che attraversa l’intera pianura dall’estrema area occidentale pordenonese alle pendici carsiche del basso isontino.

Al di sotto della linea delle risorgive l’acquifero indifferenziato si suddivide in un complesso “multifalda” costituito da acquiferi artesiani stratificati fino a grande profondità.

L’abbondanza di falde idriche sotterranee rappresenta un importante patrimonio naturale che permette di attingere, facilmente ed a basso costo, acqua di elevata qualità dal sottosuolo.

Come tutte le risorse naturali anche le falde idriche non sono inesauribili e sono in alcune aree "vulnerabili" ai nitrati e ai prodotti fitosanitari, oltre che agli inquinanti in genere, in funzione delle caratteristiche dei terreni, della presenza di pozzi, di specifici centri di pericolo e dell'uso del suolo.

Ultimo aggiornamento 14/12/2022

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