Analisi delle acque

Lago di Bordaglia

Il monitoraggio ambientale delle acque è un processo dinamico. Devono essere pianificati ed ottimizzati i campionamenti nei numerosi corpi idrici definiti e continuamente aggiornati i metodi analitici per le nuove sostanze ritenute prioritarie o i cui limiti normativi sono sempre più bassi.

Per descrivere al meglio le pressioni del nostro territorio e supportare il processo decisionale il Laboratorio di Arpa FVG effettua analisi, oltre che sulle matrici acque, biota e sedimenti, anche agli scarichi. Inoltre dedica le sue risorse ad ottemperare le richieste normative, ma anche a ricercare gli inquinanti emergenti.

Acque destinate al consumo umano

Il laboratorio di Arpa effettua le analisi sui campioni che gli operatori delle Aziende per l'Assistenza Sanitaria prelevano.

La competenza dei controlli esterni, per nuovi approvvigionamenti e alle utenze finali per le acque fornite attraverso la rete di distribuzione, di tutte le acque destinate al consumo umano è infatti in capo alle Aziende per l'Assistenza Sanitaria che ne valutano la potabilità. Le analisi eseguite da Arpa FVG sono quindi richieste e definite dalle Aziende per l'Assistenza Sanitaria, secondo la normativa vigente.

I laboratori di Arpa FVG ricercano nelle acque potabili e in quelle destinate alla potabilizzazione anche oltre 150 sostanze in un solo campione.

Analisi effettuate da Arpa FVG

In tutta la regione sono analizzati annualmente circa 2000 campioni di acqua destinata al consumo umano in rete acquedottistica, con un considerevole numero di sostanze monitorate, parametri organolettici, chimico-fisici, microbiologici, sostanze inquinanti e tossiche. Il numero aumenta considerando anche i controlli effettuati per le piscine, i serbatoi di raccolta delle acque, le "casette dell'acqua" e le richieste di analisi di pozzi privati. Infatti, la nostra realtà comprende anche diversi comuni della bassa pianura il cui approvvigionamento continua ad essere effettuato tramite utilizzo di pozzi privati.

Per quanto riguarda le caratteristiche generali delle acque regionali destinate al consumo umano, si può consultare la mappa regionale con dettaglio a livello comunale delle concentrazioni di alcuni parametri indicatori (durezza, cloruri, nitrati, sodio, solfati).

Il residuo fisso o residuo secco (o residuo secco a 180 °C) esprime la quantità totale dei sali contenuti nell'acqua e in regione varia tra 60 e 530 mg/l con una media di circa 200 mg/l (dati dal 2016 al 2023). Il Valore di residuo fisso secondo la normativa è accettabile fino a 1500 mg/l. Se volessimo classificare le acque analogamente a quelle imbottigliate potremmo definirle oligominerali (o leggermente mineralizzate).

immagine contenuta nella pagina: analisi delle acque

Per il parametro ammonio non si riporta la distribuzione regionale, poiché i valori sono quasi sempre inferiori o prossimi ai limiti di quantificazione strumentali (0,05 mg/l) ovvero 10 volte inferiori ai limiti normativi. Tuttavia nell'area pordenonese, intorno al comune di Brugnera, si possono rilevare valori più elevati legati alle caratteristiche dei suoli torbosi della zona.

I controlli sono svolti con riferimento al D.Lgs. 18/2023 che sostituisce il D.Lgs. 31/01 e introduce nuove sostanze da ricercare nelle acque destinate al consumo umano, come ad esempio i PFAS o l'Uranio e per alcuni parametri modifica i limiti normativi precedenti prevedendo, ad esempio, dei limiti più restrittivi per una serie di sostanze che saranno da applicare dal 2026 o dal 2036.

Il nuovo Decreto prevede una specifica banca dati destinata a censire i punti di prelievo e a raccogliere i risultati dei controlli interni e esterni, denominata Anagrafe Territoriale dinamica delle acque Potabili (AnTeA).

Di seguito sono riportati i parametri analizzati per le acque destinate al consumo umano, le prove ed i metodi utilizzati dal Laboratorio Arpa FVG e gli accreditamenti:

immagine contenuta nella pagina: analisi delle acque

Controlli interni e Water Safety Plan

Il Gestore dell'acquedotto è tenuto ad effettuare i controlli per la verifica della qualità dell’acqua distribuita ed è responsabile della qualità dell’acqua fino al punto di consegna ovvero al contatore (allacciamento abitazione).

I controlli interni ed esterni sono effettuati in conformità all'allegato II del D.Lgs. 18/23, secondo programmi che definiscono una frequenza funzionale al volume di acque distribuito nelle specifiche Zone di Fornitura. Si prevede una frequenza diversa in funzione dei parametri ricercati: Gruppo A (Specifici parametri microbiologici e chimici di base, più eventuali altri parametri emersi dalla valutazione del Rischio) e Gruppo B (analisi dei parametri in allegato I).

L'obiettivo del Decreto è assicurarsi che le acque siano salubri e pulite nel punto in cui i valori devono essere rispettati, individuando le misure più adeguate a prevenire e tenere sotto controllo i rischi per la salute umana e verificando la loro efficacia nel tempo.

Inoltre è di fondamentale importanza mettere a disposizione informazioni sulla qualità dell’acqua fornita (D.Lgs. 18/23).

Il controllo delle acque potabili è strutturato in modo da evidenziare tempestivamente situazioni fuori norma o ad elevato rischio, al fine di stabilirne le cause e attuare le opportune misure di intervento.

Arpa FVG ha collaborato attivamente insieme alle Aziende Sanitarie e ai gestori degli acquedotti agli incontri finalizzati alla prevenzione e gestione del rischio delle acque potabili, in un approccio olistico sul modello dei Water Safety Plans (WSP) elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. I principi di WSP sono presenti nella revisione degli allegati della Direttiva europea 98/83/CE, e nel rapporto Istisan 14/21 "Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plans".

Controlli esterni

I controlli esterni sono effettuati dalle Aziende Sanitarie titolari dei controlli della qualità delle acque erogate secondo quando disposto dal nuovo decreto D.Lgs. 18/2023. Esse formulano il giudizio di qualità e di idoneità all’uso potabile sulla base dei controlli chimici e microbiologici. Di conseguenza possono proporre l’adozione di provvedimenti di intervento, divieti o limitazioni d’uso, avvertendo nel contempo il Gestore, in caso di non conformità relative alla qualità delle acque.

Arpa FVG esegue sulle acque destinate al consumo umano i controlli di tipo chimico e microbiologico, previsti dal D.Lgs. 18/2023, nonché sulla radioattività come richiesto dal D.Lgs. 28/2016, in quanto laboratorio incaricato su richiesta delle Aziende Sanitarie. Inoltre è titolare del controllo delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. Il compito istituzionale di Arpa è fondamentalmente quello ambientale e pertanto vigila sulla qualità delle acque al fine di impedirne il deterioramento e garantirne una buona qualità, secondo quanto indicato dalle direttive Europee e nel D.Lgs. 152/06 e s.m.i.

Per approfondire:

primo elenco di controllo per le acque destinate a...

Primo elenco di controllo per le acque destinate al consumo umano: Decisione 2022/679

Analogamente a quanto accade per le acque in campo ambientale già dal 2015, è stato istituito un primo elenco di controllo per le acque destinate al consumo umano con la Decisione 2022/679. La Watch List prevede una valutazione del rischio reale associato alla presenza di sostanze ritenute pericolose per gli ecosistemi acquatici o per la catena alimentare attraverso un monitoraggio che coinvolge tutta Italia. Le sostanze composti che destano preoccupazione per le acque destinate al consumo umano nella Decisione del 2022 sono l'ormone 17-betaestradiolo e un probabile interferente endocrino, il nonilfenolo. In Regione coinvolgeranno 8 punti strategici.

La normativa delle acque potabili è in stretta connessione con la normativa ambientale.

Per approfondire:

La classificazione dello stato di qualità delle acque

Controllo delle acque reflue

L'attività di controllo delle acque reflue urbane ed industriali è in buona parte pianificata dagli stessi Dipartimenti, in funzione delle dimensioni e della rilevanza ambientale degli impianti da sottoporre a verifica. In parte è anche legata a richieste contingenti provenienti dagli organi di polizia, in situazioni di emergenza o nell’ambito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria.

Il principale riferimento normativo, a cui si ispirano i Decreti autorizzativi rilasciati dalla Regione per i vari impianti attivi sul territorio, è costituito dal D.Lgs. 152/06 parte terza, e i parametri analitici sono quelli indicati alle tabelle 1, 2, 3 e 4 dell’allegato 5.

Garanzia dei diritti alla difesa

Di norma, le operazioni analitiche avvengono con il diritto ad assistervi da parte del soggetto sottoposto a verifica, a garanzia dei diritti alla difesa, in quanto trattasi di accertamenti non ripetibili, che possono determinare l’avvio di procedimenti sanzionatori di natura amministrativa o penale.

Di seguito sono riportati i parametri analizzati allo scarico:

Ultimo aggiornamento 26/8/2024

URL: https://arpa.fvg.it/temi/temi/analisi-ambientali-laboratorio/analisi-delle-acque/